Principali aree di ricerca:

1 - Studio delle problematiche dei tumori dell'anziano - E' stato il primo, alla fine degli anni '70, non solo in Italia, a studiare e condurre ricerche su questa problematica, specialmente dal punto di vista terapeutico, che coinvolge circa il 50% di tutti i tumori, ed a pubblicare il primo lavoro della letteratura medica internazionale sulla terapia di un gruppo di tumori (linfomi maligni) dell'anziano (Cancer 54, 3:393-396, 1984) e il primo studio randomizzato sui linfomi dell'anziano a livello europeo (EORTC – J Clin Oncol 6:1708-1713, 1988). Lo studio di questa problematica è portato avanti alla Clinica Tirelli Medical di Pordenone.

2 - Studio dei tumori in AIDS - Sin dall'inizio dell'epidemia AIDS, ha condotto, in Italia ed in Europa, ricerche sui tumori in ambito AIDS arrivando alla costituzione nel 1986 di un gruppo clinico italiano, il GICAT, di cui è il coordinatore scientifico e che ha la maggiore casistica a livello internazionale su questo argomento, e di un gruppo di ricerca europeo prima nell'ambito dell'EORTC (AIDS and Tumors Study Group) e poi del gruppo GECAT (Group of European Cooperation on AIDS and Tumors) di cui è anche coordinatore scientifico. È presidente della sezione Friuli Venezia Giulia di ANLAIDS Onlus (Associazione Nazionale Lotta contro l'AIDS www.anlaids.it).

3 - Studio della Sindrome da Fatica Cronica - Ha partecipato, come unico rappresentante italiano, alla definizione di caso di CFS presso i CDC di Atlanta, che ha portato alla pubblicazione nel 1994 della definizione di caso che oggi è ancora attiva (Fukuda K, et al, Ann Intern Med 121:953-959, 1994.). Ha descritto per la prima volta in Italia una serie di pazienti affetti da CFS (Tirelli U, et al, Arch Intern Med 153:116-120, 1993 e Tirelli U, et al, Scand J Immunol 40:601-608, 1994) ed ultimamente una serie di pazienti oncologici affetti da fatigue (cancer-related fatigue) (Tavio M, et al, Int J Oncol 21:1093-1099, 2002).
In Italia oggi ci sono 4 associazioni di pazienti affetti da CFS. La diffusione dell'informazione sulla CFS in Italia è soprattutto merito di Maurizio Costanzo che attraverso la sua mitica trasmissione "Maurizio Costanzo Show" mi ha permesso di parlare numerose volte di questa patologia anche con l'esperienza dei malati.
La problematica della cancer-related fatigue è ampiamente sottovalutata nell'ambiente oncologico, in particolare nei pazienti guariti con linfomi e con tumore della mammella.
E' stato promotore nel 1991 della CFS (Sindrome da Stanchezza Cronica) Associazione Italiana – Onlus, la prima associazione di pazienti con CFS (www.stanchezzacronica.it), ora ve ne sono quattro in Italia.
E' membro dell'ESME - European Society for CFS/ME (Chronic Fatigue Syndrome/Myalgic Encephalomyelitis), per lo studio e la ricerca sulla CFS/ME con sede in Belgio www.esme-eu.com. Continua la sua attività presso la Clinica Tirelli Medical di Pordenone in particolare utilizzando l’ossigeno-ozonoterapia SIOOT.

4 - Studio dei rapporti fra ambiente e tumori in particolare della fotocatalisi - Come vicepresidente dell'Associazione Galileo 2001 - Associazione per la libertà e la dignità della Scienza, costituita dai più importanti scienziati, in particolare fisici, italiani - studia i rapporti fra salute e ambiente, in particolare inquinamento (esterno ed interno agli ambienti), OGM, nucleare, cambiamenti climatici, onde elettromagnetiche, uranio impoverito, termovalorizzatori, ecc., partecipando attivamente a convegni scientifici al riguardo e a commissioni istituite nell'ambito dei Ministeri. E' stato membro del Comitato Scientifico di SOGIN SpA (Società Gestione Impianti Nucleari). Attualmente studia la fotocatalisi con biossido di titanio molto efficace contro l’inquinamento indoor e contro i batteri e i virus compreso il COVID-19, come pubblicato su Nature.

5 - Studio dei lungoviventi oncologici – Ha ideato già nel 1994 la prima associazione nazionale di pazienti oncologici lungoviventi e guariti (ANGOLO), in occasione del decennale dell'apertura del CRO di Aviano ed è stato presidente nel 2002 di AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici) del Prof. Francesco De Lorenzo. Ha creato presso il CRO di Aviano la prima "clinica dei guariti" o O.RA (Oncologia RiabilitativA) in Italia, finanziata da un progetto di ricerca del Ministero della Salute continua la sua attività alla clinica Tirelli Medical di Pordenone.

6 - Studio del costo dei farmaci e della loro periodica mancanza (shortage) – Per primo a livello nazionale ha sollevato il problema del costo esagerato dei farmaci biologici (Tirelli U et al, Lancet Oncol 7:2-3, 2006). D'altra parte ha denunciato la carenza periodica dei farmaci poco costosi e poco remunerativi per le aziende che li producono, con grave danno per i pazienti.

7 - Studio dei tumori nei pazienti trapiantati di organo solido - Ha recentemente costituito il nuovo gruppo di studio GIOTTO, Gruppo Italiano Oncologico Tumori nei Trapiantati di Organo, per lo studio dei tumori nei pazienti che ricevono trapianti di organo (fegato, rene, cuore) e che sono immunodepressi per la terapia antirigetto. È il coordinatore del gruppo insieme al prof. Antonio Pinna, Direttore dell'Unità Operativa Chirurgia Generale e Trapianti del Policlinico S. Orsola di Bologna. Segretario scientifico del gruppo è la Dr.ssa Emanuela Vaccher, Responsabile della SOSI di Malattie Infettive dell'Istituto Tumori di Aviano, che segue attivamente questi pazienti.

8 - Studio dell’ossigeno-ozonoterapia – dal 2009 abbiamo cominciato a utilizzare l’ossigenozonoterapia come trattamento delle varie forme di astenia cronica, in particolare quelle della sindrome da fatica cronica, della fibromialgia, del long-covid, della sensibilità chimica multipla, della cancer-related fatigue, delle malattie reumatologiche, nell'artrosi e nelle ernie lombari e cervicali, nelle malattie neurodegenerative specialmente nella loro fase iniziale per esempio demenza senile e sclerosi multipla, e nelle ulcere venose e arteriose degli arti inferiori, in associazione ai trattamenti convenzionali e secondo le linee guida della Società Italiana di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) della quale è membro del Comitato Scientifico. I risultati che si ottengono in queste patologie sono nel complesso ottimi. L'ozono infatti che è un antiossidante, antiinfiammatorio, antidolorifico ed energetico porta ad un miglioramento del microcircolo cerebrale, all'aumento dell'attenzione, al miglioramento della fatigue/stanchezza, al miglioramento delle attività cognitive e della memoria, e alla diminuzione della spasticità neuromuscolare e del dolore ed è un potente antiossidante.

9 – Studio del fumo riscaldato verso quello combusto per la riduzione del rischio per le malattie in particolare quelle tumorali - la combustione infatti è la causa dei tumori per l’inalazione di numerose sostanza cancerogene che provengono dal bruciare; invece il riscaldamento delle sigarette per ottenere la nicotina che è la droga per la quale la gente fuma, ma che non causa tumori, produce una quantità di sostanze tossiche e cancerogene notevolmente inferiore rispetto alle sigarette tradizionali.

10 - Studio del Covid-19 - Con l’epidemia Covid abbiamo attivato non solo i tamponi rapidi e molecolari, ma abbiamo anche studiato la Long Covid (detta anche sindrome Post Covid o PASC), primi in Italia, con la pubblicazione di risultati su 100 pazienti trattati con successo con l’ossigeno-ozonoterapia.
- Studio del Covid-19 con pubblicazioni scientifiche e presentazioni su programmi televisivi nazionali
- Relazioni tra Covid-19 e cancro con notevoli ripercussioni negative della prima patologia sulla seconda (ritardo dello screening, della diagnosi e delle terapie) con pubblicazioni scientifiche e presentate anche su programmi televisivi nazionali
- Studio della Long Covid con pubblicazioni scientifiche e presentate anche su programmi televisivi nazionali con notevole efficacia dell’ossigeno-ozonoterapia nella cura della Long Covid, che era già presente dopo il SARS COV1 nel 2003 e dove non vi erano i vaccini. Quindi questa patologia non dipende dai vaccini.

11 - Medicina funzionale e l’antinvecchiamento - Recentemente presso la Clinica Tirelli Medical è stata attivata la medicina funzionale. Le malattie croniche sono sempre precedute da un lungo periodo di alterata funzionalità di uno o più sistemi e/o organi e la loro origine è il risultato delle interazioni tra le caratteristiche genetiche dell’individuo, l’ambiente e lo stile di vita. L’obiettivo della medicina funzionale è quello di evidenziare i fattori e i segni che possono precedere eventuali patologie. Queste disfunzioni possono essere il risultato di una combinazione del nostro stile di vita sbagliato, l’ambiente inquinato, e le nostre eventuali predisposizioni genetiche.
Presso la clinica Tirelli Medical di Pordenone abbiamo in atto da tempo la valutazione e il check up della medicina funzionale.
In particolare, in collaborazione con Martina Pavanello, IP della Clinica:
• Analisi del profilo ossidativo di base. Lo stress ossidativo è una condizione patologica provocata dall’azione lesiva di quantità elevate di radicali liberi, sostanze chimiche presenti normalmente nel nostro organismo.
• Analisi degli indici biochimici dismetabolici, indici di endocrino-senescenza, indici di infiammazione e si fa con una analisi del sangue.
• Analisi epigenetica: tramite un prelievo del capello si analizzano le influenze che ambiente, dieta e stile di vita hanno sull’espressione dei geni, attraverso il sistema
• S-DRIVE, che utilizza le frequenze usate anche dalla NASA per trasportare a terra le informazioni degli astronauti.
• Test del DNA a seconda della necessità e del problema rilevato, consente di adottare misure preventive personalizzate e mirate con un test della saliva.
• Studio, con un test delle feci, del microbiota, complesso di micro-organismi soprattutto del nostro intestino composto da batteri, virus, funghi, che è una colonna portante del nostro sistema immunitario contro le infezioni e i tumori da praticarsi nella sindrome dell’intestino irritabile (colon irritabile) e nella stipsi cronica.

12 – Studio dell’intelligenza artificiale: da poco tempo studiamo insieme al Prof. Salvatore Chirumbolo dell’Università di Verona, con pubblicazioni scientifiche il ruolo dell’intelligenza artificiale in medicina.

 

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